BRUNO ZAGGIA NON E’
PIU’ CON NOI
La notizia che il Maestro Bruno
Zaggia è tornare alla Casa del Padre, mi ha commosso oltremisura; ma non
solo a me: In Sardegna sono ancora tanti i fisarmonicisti e gli appassionati di musica che lo
ricordano.
Nel corso dell’ultima
conversazione telefonica, intervenuta poco più di due mesi fa (era consuetudine che
ci si sentisse almeno tre/quattro volte l’anno), mi aveva sì fatto cenno a
problematiche fisiche, ma nulla faceva prevedere la gravità latente.
“Faccio un po’ di fatica a svolgere
compiutamente l’attività professionale: insegnare, studiare la fisarmonica,
fare concerti e dirigere la fisorchestra Iris”, mi confidò nell’occasione.
Bruno Zaggia, è venuto in Sardegna quando
ancora era bambino. La famiglia, di origine veneta, si trasferì ad Arborea, in
provincia di Cagliari, dove acquisì un’azienda agricola facendola prosperare in
modo esemplare. Da ragazzo s’innamora della fisarmonica, lo strumento che è poi
diventato la sua ragione di vita. Ha iniziato a studiarla presso la scuola del
maestro Dario Peruffo, fondatore e direttore della Banda Musicale di Arborea,
anch’egli originario del Veneto. Lo stesso maestro si entusiasmò della
predisposizione musicale di Bruno, in particolare della fisarmonica,
incoraggiandolo a proseguire.
Gli anni passano e Bruno, pur senza
far mancare il suo prezioso apporto lavorativo nell’azienda di famiglia, organizza anche un complessino di musica leggera ottenendo successi nell’oristanese e in
tutto il medio campidano. Diventato ormai maggiorenne (al tempo la maggiore età
si conseguiva al compimento dei ventuno anni), sentiva che tutto ciò non
appagava più di tanto le sue aspirazioni musicali.
E’ così che, accompagnato dallo
stesso maestro Peruffo, Bruno viene da me, nella mia scuola di Cagliari, esprimendo
il desiderio di frequentarla.
“Lo affido a lei,
maestro Pili” - disse l’anziano maestro con un senso di umiltà davvero encomiabile - “perché Bruno, in
fatto di fisarmonica, merita studi superiori che io non sono in grado di
dargli”.
Bruno fece tesoro della nuova e
lunga esperienza didattica intervenuta nella mia scuola, fino al conseguimento
del diploma di “Virtuoso” presso l’Accademia Lanaro di Roma, con cui io
collaboravo.
Negli anni a venire, il maestro Zaggia
lascia la Sardegna e si trasferisce a Torino, dove crea a una sua scuola di
fisarmonica, allargata poi ad altri strumenti, ottenendo successi talmente
lusinghieri da essere contemplata tra le maggiori organizzazioni didattiche
similari del Piemonte.
Mi mancherai caro Bruno.
Mi mancheranno le lunghe
conversazioni telefoniche, quando mi raccontavi i successi ottenuti da te come
solista e della riuscita di taluni arrangiamenti particolarmente impegnativi realizzati
per la Fisorchestra Iris, il corpo strumentale da te fondato e diretto
con grande maestria, annoverato anch'esso tra i migliori complessi di fisarmonica del settentrione d’Italia e non solo.
Immagine di copertina di una delle "Musicassette" incise da Bruno Zaggia |
Il maestro Bruno Zaggia (in alto a sinistra) e la sua "Fisorchestra Iris" |
Mi mancherà anche il conforto
della tua bontà, della tua lealtà, della tua amicizia fraterna, della grande
stima di cui mai mi hai privato… e che, tuttavia, continuerò a sentirmela
permeata addosso, certo di goderne ancora la gratificazione spirituale di sempre.
Grazie, Bruno.
(Salvatore Pili)
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