martedì 13 settembre 2016

Il Postino suona due volte



LA POSTA DEL MAESTRO PILI

E-MAIL: pili_salvatore@tiscali.it

Questa rubrica di corrispondenza sostituisce quella cartacea solitamente pubblicata nel notiziario "MUSICA NOTIZIE", che verrà perciò soppressa.

Chi avesse delle domande da proporre può inviare tramite E-MAIL la propria richiesta e riscontrare poi la risposta su questa pagina. La rubrica conterrà uno o due argomenti per volta, e avrà una frequenza mensile. 

LA DIFFICILE STRADA DEL SUCCESSO

Oltre a essere un "virtuoso", quale altra caratteristica puo' distinguere un vero fisarmonicista?
Gianmario Picchi,  Pescara
  
Certamente una delle caratteristiche maggiormente distintive di un fisarmonicista, e di qualsiasi altro strumentista professionista: pianista, organista, chitarrista... è quella di non essere semplicemente un "suonatore", sia pure bravo, del proprio strumento, ma un vero "musicista", che è altra cosa.
Spesso, soprattutto da giovanissimi (ero così anch'io quando avevo 14/16 anni, e ancora ne provo un po' vergogna) si è pervasi di spettacolarità virtuosistica: correre, correre e ancora correre, così da "incantare" il pubblico, ovviamente quello non sufficientemente abilitato, di poche pretese.
Ore e ore di esercitazioni massacranti con scale, arpeggi, Hanon, Czerny... (pure necessarie); ma anche altri accorgimenti intesi a migliorare la velocità delle dita non mancano nella "storia" del virtuosismo.
Note le fisime di Schumann, che con l'intento di "rinforzare" il  dito anulare, senza preoccuparsi di individuare le cause (fisiche) per cui questo dito è più debole degli altri, legò un "peso" con uno spago e lo fece passare su una trave del soffitto della mansarda legandoci poi il dito negletto ed esercitandolo al sollevamento pesi. Il risultato fu catastrofico: una lesione permanente che lo costrinse a rinunciare per sempre al concertismo strumentale. Fatto, questo, non del tutto dannoso per la musica, giacché Schumann è poi diventato quel grande compositore che tutti conosciamo.
"Il Signore, talvolta, sembra indicarci strade sbagliate, ma in realtà è per indirizzarci su quella giusta". 
Ecco perciò che oltre a una tecnica raffinata, un concertista dev'essere "equipaggiato" di requisiti che vanno oltre il virtuosismo spettacolare, ammaliante fin che si vuole ma pur sempre non sufficiente per essere un vero musicista: strumento complementare, armonia, composizione, musica d'insieme... e altro eventuale sono prerogative indispensabili. Altrettanto imprescindibile è una cultura generale adeguata:  una maturità liceale, o titolo equipollente, ad esempio, non è troppa!
Esemplare testimonianza, a tal proposito, le "prove d'orchestra", sia di genere  sinfonico  o sinfonico-lirico, che Riccardo Muti, con tanto di pubblico in sala, tiene di frequente, solitamente con l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, per RAI 5, una delle reti culturali della della TV di Stato. 

5 commenti:

  1. Caro prof. Pili, che piacere leggerLa! Sono un suo ex alunno del Convitto Nazionale che le deve la sua passione per il pianoforte. Suonai nel 1998 per il 150esimo anniversario dell'Istituto, Strangers in the night di Frank Sinatra. Che dire, le mando i miei più cari saluti! Efisio Spiga

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    1. Grazie, caro Efisio, per quanto mi comunichi. Scusami per il ritardo con cui ti rispondo, dovuto a motivi non dipendenti dalla mia volontà. Cosa fai di bello?
      Un saluto affettuosissimo. (S. Pili)

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    2. sono laureando in medicina e chirurgia. Poi tenterò il concorso nazionale per la scuola di specializzazione in Chirurgia Generale!

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  2. Professore, se le fa piacere ho caricato su internet alcuni brani del saggio musicale che le ho citato. Ecco il link della playlist: http://www.youtube.com/playlist?list=PLokoneVUqCB9Ne-2B5ZbTipPlZdpvRql4

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    1. Grazie, caro Efisio. A parte la qualità sonora non proprio ottimale, dovuta principalmente all'ambiente acustico, i valori intrinseci del documento sono rimasti intatti. Non saranno certamente pochi gli alunni del Convitto, in particolare coloro che con noi hanno condiviso quei meravigliosi momenti culturali,ad emozionarsi ancora oggi.
      Saluti e molti auguri di Buon Natale 2014 e felice Capodanno 2015.

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