CURIOSITA' E PARADOSSI
Stando a delle ricerche effettuate in America da un gruppo di psicologi, i musicisti, per quanto può sembrare strano e paradossale, sono quelli che vanno meno ai concerti, soprattutto a quelle manifestazioni laddove sono protagonisti colleghi specifici: pianisti, cantanti lirici, direttori d’orchestra e strumentisti in genere.
Stando a delle ricerche effettuate in America da un gruppo di psicologi, i musicisti, per quanto può sembrare strano e paradossale, sono quelli che vanno meno ai concerti, soprattutto a quelle manifestazioni laddove sono protagonisti colleghi specifici: pianisti, cantanti lirici, direttori d’orchestra e strumentisti in genere.
Questo particolare, sempre a detta degli studiosi americani, è riconducibile a due precise motivazioni.
La prima è di carattere psicologico. Essendo per tante ore del giorno immerso nel mondo dei suoni, sia si tratti di studio o di attività professionale, il musicista sente, ad un tratto, un bisogno assoluto di “cambiare aria”: non ai concerti va perciò la sera, ma a luoghi dove la musica sia assente, o perlomeno non sia prevalente e lo lasci libero.
Ascoltare tutti, bravi e meno bravi, tuttavia, può essere in ogni caso utile. Dal confronto s’insegna e s’impara sempre qualcosa. Si ascolti, perciò, e soprattutto s’incoraggi, anche i meno bravi, magari escludendo quelli che invece sono convinti, beati loro, di esserlo ma non lo sono.
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