LA DIFFICILE
STRADA DEL SUCCESSO
Oltre a essere un "virtuoso", quale altra caratteristica puo' distinguere un vero fisarmonicista?
Gianmario Picchi, Pescara
Certamente una delle caratteristiche maggiormente distintive di un fisarmonicista, e di qualsiasi altro strumentista professionista: pianista, organista, chitarrista... è quella di non essere semplicemente un "suonatore", sia pure bravo, del proprio strumento, ma un vero "musicista", che è altra cosa.
Spesso, soprattutto da giovanissimi (ero così anch'io quando avevo 14/16 anni, e ancora ne provo un po' vergogna) si è pervasi di spettacolarità virtuosistica: correre, correre e ancora correre, così da "incantare" il pubblico, ovviamente quello non sufficientemente abilitato, di poche pretese.
Ore e ore di esercitazioni massacranti con scale, arpeggi, Hanon, Czerny... (pure necessarie); ma anche altri accorgimenti intesi a migliorare la velocità delle dita non mancano nella "storia" del virtuosismo.
Note le fisime di Schumann, che con l'intento di "rinforzare" il dito anulare, senza preoccuparsi di individuare le cause (fisiche) per cui questo dito è più debole degli altri, legò un "peso" con uno spago e lo fece passare su una trave del soffitto della mansarda legandoci poi il dito negletto ed esercitandolo al sollevamento pesi. Il risultato fu catastrofico: una lesione permanente che lo costrinse a rinunciare per sempre al concertismo strumentale. Fatto, questo, non del tutto dannoso per la musica, giacché Schumann è poi diventato quel grande compositore che tutti conosciamo.
"Il Signore, talvolta, sembra indicarci strade sbagliate, ma in realtà è per indirizzarci su quella giusta".
Ecco perciò che oltre a una tecnica raffinata, un concertista dev'essere "equipaggiato" di requisiti che vanno oltre il virtuosismo spettacolare, ammaliante fin che si vuole ma pur sempre non sufficiente per essere un vero musicista: strumento complementare, armonia, composizione, musica d'insieme... e altro eventuale sono prerogative indispensabili. Altrettanto imprescindibile è una cultura generale adeguata: una maturità liceale, o titolo equipollente, ad esempio, non è troppa!
Esemplare testimonianza, a tal proposito, le "prove d'orchestra", sia di genere sinfonico o sinfonico-lirico, che Riccardo Muti, con tanto di pubblico in sala, tiene di frequente, solitamente con l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, per RAI 5, una delle reti culturali della della TV di Stato.