domenica 20 agosto 2017

A proposito degli incendi in Sardegna

SOGNI e REALTA’…ma il dialogo è utile e opportuno in ogni caso.
Un commento del professor DEDOLA
Il professor Salvatore Dedola in una delle sue autorevoli conferenze sulla cultura sarda


Salvatore Pili‎ a Salvatore Dedola
INVITO ALLA LETTURA
Dopo lo straordinario successo del Post “700fisarmoniche in concerto” del mese di luglio, che finora è stato letto da oltre mille persone, e così pure “Grazie di esserci”, il simpatico video realizzato da Facebook, l’editoriale di questo mese, Agosto 2017, tratta nuovamente problematiche sociali.
“Perché la Sardegna brucia?” - Sulla finestra Facebook di “SALVATORE PILI” (e sul BLOG: salvatorepili.blogspot.it.) è stato appena pubblicato un progetto riguardante l’annoso problema degli incendi in Sardegna, che merita, se vuoi, anche il tuo contributo. Grazie.
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Commenti
Salvatore Dedola
Se potessi dare un serio contributo per la fine dei roghi, qualcosa che però sia determinante e definitivo, mi immolerei su un rogo. Lo giuro. Ma so che anche un gesto estremo da vittima sacrificale sarebbe inutile. Infatti le statistiche ufficiali (OMS, etc.) dicono che 1/4 della popolazione è pazza, uscita dall'utero con qualche deformazione o con fortissime asocialità. Poiché i pazzi sono PALLE DI PIOMBO che ci trascineremo come LUTTO MONDIALE per l'eternità, in Sardegna i roghi continueranno per l'eternità. Vai tu a scovare un pazzo! Mica è facile! I pazzi s'annidano dovunque, sono come i batteri, i quali s'annidano nel nostro corpo, metà dei quali giovevoli alla salute, metà nocivi. Basta un nulla, e con sgomento scopri d'avere la broncopolmonite. Ed è inutile che tu vada a strillare che non hai fatto nulla per beccartela. Te la becchi, e basta.
 

Salvatore Pili
Nell’ascoltarla nelle sue conferenze, come faccio spesso in YouTube, o leggerla, come anche in questo caso, Caro Professore, io devo soltanto seguirla attentamente e apprendere.
La sua diagnosi è certamente concreta e inconfutabile.
Sono anche dell’avviso, però, che se ci abbandoniamo all’inerzia, o anche a un fideismo esclusivamente contemplativo, il “virus”, che magari è in stato di endemia socio politica non ancora del tutto generalizzata, potrebbe addirittura andare in metastasi e la situazione peggiorerebbe viepiù.
Da quell’umile musicista che mi sforzo di essere, poi, senza tuttavia ignorare le palle di piombo, sono anche esposto (purtroppo?) a vagabondaggi di origini oniriche: “Sognate sempre, perché a furia di sognare i sogni diventano realtà”, suggeriva Maria Lai.
Sono molto lieto dell’incontro, mentre la prego di gradire tanti cordialissimi saluti.
(Salvatore Pili)
PS. Mi consente di pubblicare “in prima pagina” questa nostra conversazione?

  
Salvatore Dedola
Pubblichi pure. Penso che l'incontro tra un glottologo e un musicista debba essere per forza foriero di belle cose.

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Sigh
Grrr
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