sabato 17 novembre 2012

MUSICISTI SARDI NEL MONDO

MUSICISTI SARDI NEL MONDO
Pochi, bravissimi e ignorati in Sardegna. Questa è, in sintesi, l'opera meritoria (si fa per dire) delle istituzioni della Sardegna preposte alla diffusione della grande musica nei confronti dei concertisti sardi che operano con  successo nel mondo intero. Ci si era molto illusi, quando, nel lontano 1994, il maestro Massimo Biscardi, al tempo responsabile della programmazione dell'Ente Lirico di Cagliari, prese la saggia decisione d'inserire, insieme con artisti carrieristicamente allora più noti (Uto Ughi e altri), anche tre giovanissimi artisti sardi, tra cui, dandogli un rilievo particolare, la pianista cagliaritana Roberta Pili, da oltre vent'anni residente a Vienna, dove opera con successo.
Chi pensava che l'iniziativa del maestro Biscardi fossse solo il principio di una politica diversa, e che l'ostracismo, anche al cospetto del mirabile successo ottenuto, per i maggiori concertisti sardi fosse ormai finito, è rimasto fortemente deluso. I responsabili cambiano, le poltrone milionarie restano,  e la scarsa lungimiranza torna ad imperare imperterrita. Il non voler riconoscere valori culturali indigeni  d'elevata espressività, si spera per ignoranza, altrimenti sarebbe ancor di più preoccupante, è certamente attribuibile alla distrazione di certi dirigenti, che, come dicono alcuni,  non essendo sardi (cambierebbe qualcosa se lo fossero?),  poco comprendono le intrinseche esigenze del nostro popolo.  Chissà se, come succede a noi e ad altri, questi si commuoverebbero almeno un po' leggendo nei programmi di presentazione dei suoi concerti e dei suoi dischi,  in giapponese, in inglese, in tedesco...insieme agli altri suoi titoli artistici, che Roberta Pili è nata Cagliari, che si è diplomata a 17 anni presso il Conservatorio di Cagliari, che ha conseguito la Maturità Scientifica al Liceo Pacinotti di Cagliari e che si è laureata a Vienna.
Roberta Pili im Web:
www.thepianist. com  / www.robertapili.com 


A Roberta Pili è stato assegnato recentemente il "Premio Navicella Sardegna", dedicato ad artisti e personalità  che hanno portato alto nel mondo la Sardegna  e la sua cultura.
Teatro Lirico di Cagliari

Non meglio vanno le cose per i grandi compositori. Anziché impegnare risorse, soprattutto finanziarie, per produrre opere dimenticate di autori stranieri, come è stato fatto con poco successo nel recente passato,  perchè non pensare alla proposizione di opere di Ennio Porrino (ad onor del vero, dopo oltre vent'anni, qualcosa, due anni fa, è stato fatto per ricordare il maestro. Ma quanti altri decenni, i musicofili sardi dovranno aspettare per riascoltare Ennio Porrino?), la Jura di Gavino Gabriel (rappresentata anche al Teatro San Carlo di Napoli, ma mai dall'Ente Lirico o da altre istituzioni similari sarde) ed eventuali altri?
L'ideale sarebbe che la Regione Sarda, che elargisce fior di milioni a questi enti, condizionasse (e così pure il Comune e la Provincia) la concessione dei contributi all'inserimento costante di concertisti e compositori sardi nei cartelloni delle stesse, facendo attenzione affinché venga favorito il merito,  che mai deve essere penalizzato, magari per distrazione, per scarsa cultura informativa o addirittura per  mancanza di terzietà.   Non è neppure secondario il fatto che qualcuno di questi artisti ha conseguito titoli superiori all'estero grazie a borse di studio della stessa Regione Sardegna. Un motivo in più per far sì che non siano soltanto le grandi città europee, americane, giapponesi... a godere della loro arte, ma anche Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano e la Sardegna tutta.



2 commenti:

  1. Bravissima Roberta Pili. L'avevo conosciuta quando, alle prime armi, iniziava a solfeggiare e studiare le prime scale sul piano del padre, Salvatore. All'epoca, quasi mia coetanea, mentre io ero allievo di chitarra classica dentro la saletta del padre, la sentivo ogni qualvolta mi recavo nella scuola, a suonare ripetitivamente la stessa scala finchè non la esercitava alla perfezione. Peccato che la scrittura non ha suono, ma ancora oggi, la sò fischiettare perfettamente perchè, mentre suonavo la chitarra, quella scala mi si era scolpita nella mente, e pensavo: questa Roberta ha già iniziato a fare carriera. Era nel 1977/78 circa.
    Bravissima Roberta Pili.

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