martedì 19 marzo 2019

Ricordo del maestro Bruno Zaggia


BRUNO ZAGGIA NON E’ PIU’ CON NOI
La notizia che il Maestro Bruno Zaggia è tornare alla Casa del Padre, mi ha commosso oltremisura; ma non solo a me: In Sardegna sono ancora tanti i fisarmonicisti e gli appassionati di musica che lo ricordano.
Nel corso dell’ultima conversazione telefonica, intervenuta poco più di due mesi fa (era consuetudine che ci si sentisse almeno tre/quattro volte l’anno), mi aveva sì fatto cenno a problematiche fisiche, ma nulla faceva prevedere la gravità latente.  
Faccio un po’ di fatica a svolgere compiutamente l’attività professionale: insegnare, studiare la fisarmonica, fare concerti e dirigere la fisorchestra Iris”, mi confidò nell’occasione.
 Bruno Zaggia, è venuto in Sardegna quando ancora era bambino. La famiglia, di origine veneta, si trasferì ad Arborea, in provincia di Cagliari, dove acquisì un’azienda agricola facendola prosperare in modo esemplare. Da ragazzo s’innamora della fisarmonica, lo strumento che è poi diventato la sua ragione di vita. Ha iniziato a studiarla presso la scuola del maestro Dario Peruffo, fondatore e direttore della Banda Musicale di Arborea, anch’egli originario del Veneto. Lo stesso maestro si entusiasmò della predisposizione musicale di Bruno, in particolare della fisarmonica, incoraggiandolo a proseguire.
Gli anni passano e Bruno, pur senza far mancare il suo prezioso apporto lavorativo nell’azienda di famiglia, organizza anche un complessino di musica leggera ottenendo successi nell’oristanese e in tutto il medio campidano. Diventato ormai maggiorenne (al tempo la maggiore età si conseguiva al compimento dei ventuno anni), sentiva che tutto ciò non appagava più di tanto le sue aspirazioni musicali.
E’ così che, accompagnato dallo stesso maestro Peruffo, Bruno viene da me, nella mia scuola di Cagliari, esprimendo il desiderio di frequentarla.
“Lo affido a lei, maestro Pili” - disse l’anziano maestro con un senso di umiltà davvero encomiabile - “perché Bruno, in fatto di fisarmonica, merita studi superiori che io non sono in grado di dargli”.
Bruno fece tesoro della nuova e lunga esperienza didattica intervenuta nella mia scuola, fino al conseguimento del diploma di “Virtuoso” presso l’Accademia Lanaro di Roma, con cui io collaboravo.
Negli anni a venire, il maestro Zaggia lascia la Sardegna e si trasferisce a Torino, dove crea a una sua scuola di fisarmonica, allargata poi ad altri strumenti, ottenendo successi talmente lusinghieri da essere contemplata tra le maggiori organizzazioni didattiche similari del Piemonte.
Mi mancherai caro Bruno.
Mi mancheranno le lunghe conversazioni telefoniche, quando mi raccontavi i successi ottenuti da te come solista e della riuscita di taluni arrangiamenti particolarmente impegnativi realizzati per la Fisorchestra Iris, il corpo strumentale da te fondato e diretto con grande maestria, annoverato anch'esso tra i migliori complessi di fisarmonica del settentrione d’Italia e non solo.
Immagine di  copertina  di una delle "Musicassette" incise da Bruno Zaggia
Il maestro Bruno Zaggia  (in alto a sinistra) e la sua "Fisorchestra Iris"

Mi mancherà anche il conforto della tua bontà, della tua lealtà, della tua amicizia fraterna, della grande stima di cui mai mi hai privato… e che, tuttavia, continuerò a sentirmela permeata addosso, certo di goderne ancora la gratificazione spirituale di sempre.  Grazie, Bruno.
(Salvatore Pili)