"RIFLESSIONI" SULLA “Bomba Musicale” DEL MAESTRO SALVATORE PILI.
di Giovanni e Marisa Cinellu
Giovanni Cinellu Studioso e critico della fisarmonica |
Il primo di questi è riservato alla “Fisarmonica sola” e il secondo alla “Fisarmonica e orchestra”.
I due dischi contengono ben 40 brani (20 + 20), vantando
il supporto di circa 35 diversi compositori, compreso lo stesso S. Pili.
Il maestro Pili, infatti, partendo
da lontano, dal grande J. S. Bach (1688 -1750), prima di soffermarsi su musiche dell'800 e del 900 contemporaneo, indugia non poco, soprattutto con Scarlatti, Galuppi e Paradisi, sul periodo clavicembalistico italiano le cui caratteristiche, sia tecnico-espressive sia foniche molto s'identificano con quelle della fisarmonica.
Professoressa Marisa Cesare Cinellu Docente di Lettere e Pianista |
Gli stili e i generi musicali trattati
sono diversi, dai tanghi argentini di Astor Piazzola e di Antonio Steri, alla celebre mazurca variata di Augusto Migliavacca, dai valzer da concerto di Pietro Frosini e dello stesso
Pili alla musica popolare - che già appartengono al mondo tradizionale della
fisarmonica; poi le Sonate, Ballate, Fughe, Sinfonie da Opere liriche, musiche
da film, jazz e ancora altro.
Quest’opera, dove protagonista
assoluta è LA FISARMONICA è particolarmente interessante anche perché, nella
molteplicità delle parti, soprattutto nella versione “Fisarmonica e orchestra”,
vi è sempre un solo esecutore, Salvatore Pili, appunto, tanto che viene
spontaneo chiedersi: << Ma come è stato possibile ottenere questi
risultati con un unico interprete ? >>.