#FORSECISIAMO!
Su “Sardinia SIMPHONY”, piccolo poema
sinfonico per orchestra, in forma di Balletto, su cui, tra tempi di onirica contemplazione e reali
consapevolezze, ho lavorato per un periodo lunghissimo, è giunto il momento di
incidere, a grandi caratteri per enfatizzare viepiù l’entusiasmo di cui sono
pervaso, l'attesissima parola "fine".
Il desiderio di dedicare un omaggio musicale alla
mia Sardegna credo facesse parte del mio DNA fin dalla genesi del mio stesso vivere
quotidiano. Questo perché già da giovanissimo, imberbe studente di musica, coltivavo in cuor mio questa sorta di fisima, peraltro fantastica.
Copertina dello Spécimen riguardante Sardinia SIMPHONY |
I circa trent’anni occorsi affinché il progetto si realizzasse, mostrano chiaramente che la strada che avevo in mente
di percorrere non era agevole. Mi succedeva di frequente, infatti, di operare,
sia pure con motivazioni differenti, alla maniera di Penelope: ciò che oggi mi
sembrava perfetto o quasi, all’indomani non rispondeva più alle mie stesse
esigenze di musicista, e dai a ricominciare daccapo.
Ho ascoltato con attenzione molta della
produzione musicale che numerosi interpreti delle tradizioni popolari della
Sardegna, di ieri e di oggi, hanno realizzato, dal grandissimo sonatore di
launeddas Efisio Melis ad altri, pure molto bravi, di età contemporanea.
L’intento non era quello di imitare chicchessia,
ma di capire, per quanto possibile, la spiritualità di una tradizione musicale
antichissima, trasmessa oralmente (nel
caso specifico per imitazione) attraverso
i secoli, fino ai giorni nostri, con le Launeddas, l’Organetto e altri
strumenti tipici.
Del tutto differenti, invece, sono state le
riflessioni fatte sulla cultura musicale sarda di estrazione accademica: Ennio
Porrino, Lao Silesu e pochi altri. Ho ascoltato, anche qui, tutto ciò che l'esigua produzione discografica esistente poteva offrirmi.
Sono, ovviamente, due mondi musicali antipodi, dove né nell’uno né nell’altro mi sentivo compiutamente
“accolto”, non per diniego, ma per il
disagio che io stesso avvertivo in sovranità
che certamente ammiravo ma che, tuttavia, mi erano in qualche modo avulse.
Dicevo a me stesso: “Si tratta, in entrambi
i casi, di artisti bravissimi, addirittura grandi se il riferimento, ad
esempio, riguarda Ennio Porrino, tutti da godere nelle loro espressioni
creative, perché fare anch’io ciò che questi sanno fare molto meglio di me?”
Da qui la necessità di trovare nuove strade che
mi consentissero, pur nel rigoroso rispetto delle antiche tradizioni, di esprimermi
secondo concetti rispondenti in misura maggiore alle mie esigenze di libertà
creativa, migliori o peggiori poco importa.
Esplorare nuovi orizzonti e cogliere dinamiche musicali
differenti, capaci, ad esempio, di affrancare
le melodie popolari sarde, soprattutto le danze, dalla staticità ossessiva che
le caratterizza, era una necessità da cui non mi era possibile prescindere. Ci
sarò riuscito?
Ascoltare Sardinia SIMPHONY sarà, in ogni caso, un evento interessante, senz'altro piacevole: per "curiosare" sulle novità ritmiche, melodiche e armoniche introdotte; per interpretarne soggettivamente i contenuti e anche, perché no? criticarli; ma anche tanto altro.
Nel caso mi si volesse chiedere come sia
possibile ottenere un’audizione di questa musica, rispondo che, almeno per ora,
è fattibile soltanto presso il mio studio, telefonando al n:328 460 3292 (oppure E-mail: pili_salvatore@tiscali.it) per
stabilire un possibile incontro mirato, visita che, tengo a rilevarlo, sarà da
parte mia molto gradita.
Questo perché l’aver ultimato il MASTER non
significa che sia possibile subito diffonderlo pubblicamente. Sardinia SIMPHONY ha una durata di circa 15 minuti, non sufficienti per la realizzazione di un
CD. Occorre perciò un altro supporto musicale di completamento, cosa che mi
accingo ora a realizzare, ma ci vorrà un po’ di tempo. Un affettuoso grazie a
tutti gli amici per l’attenzione.
(Salvatore Pili)